Buffalo Bills | |
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Stagione 1990 | |
Sport | football americano |
Squadra | Buffalo Bills |
Allenatore | Marv Levy |
Proprietario | Ralph Wilson |
Manager | Bill Polian |
Stadio | Rich Stadium |
Risultati | |
NFL 1990 | Primi nella AFC East |
Record (V-S-P) | 13-3 |
Play-off | Vittoria nel divisional round (Dolphins) Vittoria nell'AFC Championship (Raiders) Sconfitta nel Super Bowl XXV (Giants) |
Cronologia delle stagioni | |
La stagione 1990 dei Buffalo Bills è stata la 21ª della franchigia nella National Football League, la 31ª complessiva.[1] Sotto la direzione del capo-allenatore Marv Levy, la squadra terminò con un record di 13-3, vincendo la propria division per il terzo anno consecutivo. Nei playoff eliminò prima i Miami Dolphins e poi i Los Angeles Raiders, qualificandosi per il primo Super Bowl della sua storia. Lì fu battuta per un solo punto dai New York Giants. I Bills ebbero la possibilità di calciare il field goal della vittoria a pochi secondi dal termine ma il placekicker Scott Norwood sbagliò dalla distanza di 47 yard, un errore divenuto celebre come Wide Right.
L'attacco dei Bills fu il migliore della lega con 428 punti segnati (26,75 a partita) mentre la difesa concesse 263 punti (sesta nella NFL). Il loro differenziale di 165 punti (10,3 a partita) fu il migliore della lega nel 1990 e il migliore nella storia della franchigia.[2] I 48 touchdown offensivi di Buffalo (28 passati, 20 corsi) furono anch'essi il risultato migliore della NFL
Il defensive end Bruce Smith fu premiato come miglior difensore dell'anno della NFL,[3] dopo avere fatto registrare 101 tackle, 4 fumble forzati e un record di franchigia di 19 sack.[4]
Questa stagione fu documentata nella puntata del 2 ottobre 2008 di America's Game: The Missing Rings, come una delle migliori cinque squadre a non avere vinto il Super Bowl.